Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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Antisemitismo il male oscuro della cattiva coscienza

di Nicola Terracciano

L’odio profondo e ancestrale verso gli Ebrei, ovvero l’antisemitismo, che è un’auteica peste dello spirito umano, di cui sono stati e sono vittime tantissimi e tantissime per motivi religiosi ed ideologici, è millenario ed ha assunto tante forme a destra, al centro, a sinistra (come ha ricordato ieri anche il rabbino capo di Roma Di Segni), che ci vorrebbero migliaia di volumi per raccontarlo e spiegarlo.

Vi sono antisemiti espliciti e chiari, che sono stati e sono i più violenti, ma sono chiari e facilmente individuabili (nazisti e fascisti e seguaci).

Ci sono gli antisemiti millenari di centro come i Cristiani, sia di Occidente (cattolici) che di Oriente (ortodossi), che sono stati dalle origini nemici degli Ebrei con l’assurda, disumana idea che gli Ebrei hanno ucciso Cristo/Dio e che la loro colpa debba estendersi a tutti gli Ebrei vissuti dopo la morte di Cristo e fino ad oggi ed hanno impregnato di antisemitismo tutti gli Stati, che sono stati pieni di cristianesimo cattolico ed ortodosso (vedi il regime zarista in Russia, la Spagna cattolica e quasi tutti gli Stati europei e italiani, che hanno inventato tra l’altro per gli Ebrei il ghetto e i ricorrenti fenomeni di violenza verso di essi).

Poi ci sono, più insidiosi, gli antisemiti segreti, quelli progressisti e di cosiddetta sinistra, impregnati di anticapitalismo, di anticolonialismo, di filoarabismo, di origine marxista-leninista-stalinista, che, all’esterno, giungono ad esprimere indignazione per le persecuzioni ingiuste e disumane che hanno subito gli Ebrei, quindi verso gli Ebrei morti, ma sono nel profondo insensibili verso gli Ebrei vivi, minacciati costantemente di aggressioni e di assassinio o anche di nuovo sterminio, ai quali non si riconosce il diritto storico di unirsi e di difendersi (quindi il loro destino deve essere sempre di emarginazione e di sostanziale esposizione all’aggressività).

E si esprimono di fatto posizioni sostanzialmente vicine ai terroristi islamici ed agli Stati arabi, tutti stati senza libertà e senza democrazia, che sono gli unici a non riconoscere lo Stato di Israele, nei confronti dei 160 Stati del mondo (Italia compresa), che riconoscono, rispettano onorano lo Stato di Israele, che unisce e protegge gli Ebrei del mondo.

Terroristi e Stati arabi (in particolare l’Iran) vogliono di fatto un nuovo, definitivo sterminio degli Ebrei.

Se lo Stato di Israele è stato riconosciuto, è rispettato, è onorato da 160 paesi al mondo, i più avanzati da ogni punto di vista, essi lo hanno fatto alla luce di milioni di considerazioni sulla sua legittimità, sul legame storico, ideale, culturale degli Ebrei con la loro terra, e sui loro diritti nazionali, come sono stati riconosciuti a tanti paesi del mondo costituitisi tra Ottocento e Novevento, per decisione e riconoscimento della comunità internazionale.

Il legame degli Ebrei con la loro terra millenaria non è mai venuto meno, anche dopo il periodo della diaspora, tanto è vero che vi sono state sempre sinagoghe e presenze ebraiche in essa e nell’area vicina degli Stati arabi, nei quali vivevano più di 700 mila Ebrei, che sono stati scacciati dagli Stati arabi, quando hanno aggredito lo Stato di Israele nel 1948, nel 1967, nel 1972, a dimostrazione della loro secolare presenza nell’area e dell’importanza dello Stato di Israele come baluardo e luogo di difesa e di riparo contro le ricorrenti, millenarie persecuzioni ebraiche. Lo Stato di Israele li ha accolti, come accoglie ogni anno, come nel 2018 ed anche in questo 2919, Ebrei esposti alle minacce fisiche antisemite in diversi paesi, come la Francia, ed ha dato loro una patria.

Quindi l’antisemita nascosto vuole lo stesso scopo di fondo degli antisemiti espliciti.

Questo ragionamento elementare non tocca il diritto di ognuno, che vale per lo Stato di Israele, come per tutti gli Stati del mondo, di criticare singoli comportamenti del governo ebraico o di suoi esponenti. Questo è la mia profonda, persuasa posizione, uguale, si ripete, a quella di 160 Stati del mondo, che riconoscono lo Stato di Israele, la sua legittimità, la sua dignità, e che auspicano continuamente che gli arabi, che vivono accanto, si decidano ad accettare la decisione dell’Onu già del 1948 di costituire uno Stato per la popolazione palestinese, che viva in pace, rispetto, auspicabile collaborazione con lo Stato di Israele (ne trarrebbero milioni di vantaggi), che è l’auspicio profondo anche mio come essere umano libero e onestamente meditante.

Questa nobile minoranza storica ha donato all’umanita una delle più alte forme religiose vicine alla universale moralità (coi principi riassunti nei dieci comandamenti) e alla razionalità umana (donando all’Umanita uno dei più antichi libri, come la Bibbia, un libro non solo religioso ma di storia e del legame originario, costante e profondo con la terra di Israele, e ponendosi nell’immaginario collettivo come il Popolo del libro, quindi del valore della cultura e della ricerca, concependo il Divino in modo monoteista, esistendo

un solo Dio, non rappresentabile in forme umane, pur se vicino al popolo che lo riconosce, tanto è vero che nelle sinagoghe non vi sono pitture e sculture, come avviene anche nell’islamismo, nato millenni dopo l’ebraismo, che rivela in questo l’influsso ebraico).

Per concludere queste considerazioni, che ho sentito doverose in questi giorni di memoria della Schoà, voglio richiamare per i veri Cristiani, che si dichiarano e si sentono tali, di tutte le fedi, di tutti gli orientamenti, cattolici, ortodossi, luterani, anglicani, calvinisti, valdesi, altri riformati vari, una elementare verità storica.

Me lo posso umilmente permettere, essendo stato per laurea con lode in filosofia e abilitazioni e concorsi nazionali docente di storia e filosofia per decenni e ricercatore storico per anni fino ad oggi.

Il fondatore della loro religione, Cristo, era Ebreo, come lo erano la madre Maria, la Madonna, e lo era lo sposo San Giuseppe, ed erano Ebrei San Pietro e San Paolo, ed erano Ebrei San Giovanni, San Luca, San Marco, San Matteo, i quattro Evangelisti, e tutti gli altri apostoli.

Quindi dovrebbero essere i Cristiani in prima fila, appartenendo il loro fondatore ed i loro rappresentanti più memorabili al Popolo Ebraico, a difenderne prima di tutti gli altri al mondo la dignità, le ragioni, i diritti, tra i quali quello riconosciuto a tutti i popoli della Terra di un loro Stato, anche per protezione e difesa, impegnarsi a salvaguardare sempre più la loro incolumità fisica contro l’aggressività esplicita e latente dell’antisemitismo in tutte le forme sopra descritte, al quale quel caro, dolorante Popolo è stato esposto nei secoli e lo è tuttora, in ogni momento, in Medio Oriente ed in tanti altri Paesi (ad esempio nella Francia già ricordata e nella stessa Roma, dove la Sinagoga della cara Comunità Ebraica è blindata e vigilata da polizia e carabinieri notte e giorno contro il terrorismo islamico o eventuali altri tipi di attacco, non potendo quindi ancora oggi, ancora ora, un Ebreo, una Ebrea in Italia andare tranquillamente a pregare, come è suo diritto ed è possibile ai fedeli di altre religioni).

  

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 


 

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