Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

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Caro Renzi, lasci stare La Pira

di Sergio Scarpino

 

 

 

 

Su  “ APPUNTI “ di maggio-giugno 2014, Massimo De Giuseppe in un  articolo  si pone - e la pone a noi -  la domanda: «quale bene comune tra Renzi e La Pira?»

 

In verità il megalomanismo del fu “ rottamatore “  non si limita  a  paragonarsi a La Pira, don Lorenzo Milani, don Primo Mazzolani ed al padre del suo vice ministro Lapo: Nicola  Pistelli  leader della sinistra democristiana.

 

Renzi tenta di  “ rubare “ le loro idee, il loro messaggio, il loro forte impegno nella società, ma si farà ricordare solo come un giovane politico rampante e disinvolto che non si è fatto problemi ad  “uccidere politicamente“ - altro che rottamare - gli stessi amici di partito,  arrivando a trattare, pur di ottenere visibilità e risultati immediati, con un condannato ed un inquisito rinviato a giudizio.

 

Renzi lo ricorderemo come un  “politico rampante” che nella sua corsa verso Palazzo Chigi ha fatto continuo e spregiudicato sfoggio di un linguaggio pubblicitario, e calpestando persino i   “ valori “  dell’ amicizia.

 

Scrive ancora Massimo De Giuseppe: «cosa può avvicinare un brillante professore di Diritto romano che antepone la ricostruzione politica del  Paese alla carriera accademica con un leader emergente che vanta nel proprio curriculum pre-politico, oltre ai trascorsi scoutistici e oratoriani, anche una breve carriera di arbitro e una fortunata partecipazione a un quiz sulle reti mediaset?»

 

La Pira  lo ricorderemo alla testa dell’Eca fiorentina, interlocutore  privilegiato di Montini, lo ricorderemo  personaggio dalle capacità  inimitabili di costruire  reti  internazionali e proiettare  le istituzioni locali su uno scenario globale.

 

Se Renzi dovesse ancora avere la spregiudicatezza di voler apparire erede della cultura LaPiriana, sappia che  i personaggi a cui vorrebbe farci credere di ispirarsi non avrebbero mai accettato forme di populismo di nuovo conio e mai - arrivando a sottoscrivere  anche a nome di un Partito  che non gli appartiene se non in infima misura -  patti segreti con la destra berlusconiana mediata dall’ indagato Verdini:

 

Sappia Renzi che quei personaggi a cui vorrebbe ispirarsi rimangono indelebili nella memoria storica, istituzionale, culturale, politica di un cattolicesimo sociale naturalmente aperto a Sinistra  che lui ha oltraggiato per la sua smoderata ambizione.

 


 

 

 

 

 


 

 


 

Direttore Responsabile: Maria Mantello
Webmaster: Carlo Anibaldi 

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