Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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La guerra alla laicità dei “centristi”

di Maria Mantello

 

La laicità è supremo principio costituzionale e ogni rappresentante delle Istituzioni deve farla valere, soprattutto quando si è in presenza di una chiesa curiale che spudoratamente va all’assalto della cosa pubblica.

 

Ma purtroppo ciò non sempre accade a causa dello scellerato patto di voto di scambio di parlamentari, ministri, amministratori locali, funzionari di partito...  che formano quella cricca di “sacerdozio politico” deputata a garantire gli interessi curiali.  

Forti della benedizione vaticana, costoro brandiscono il maglio del ricatto politico che l’attuale scriteriato sistema elettorale maggioritario consente loro.

Il successo dell’uno o dell’altro schieramento, rende infatti determinante  l’accaparramento del pugno di voti dei così detti indecisi, che loro malgrado decidono il successo dell’uno o dell’altro schieramento.

Così il clericalismo, pur minoritario nella società, grazie alla sua ben incardinata rete parrocchiale riesce meglio ad indirizzare il voto di questa riserva “centrista”.

 

Di qui il pullulare delle formazioni di Centro che sgomitano per accaparrarsi il titolo di migliori protettori degli interessi curiali.

Da Casini a Berlusconi a Monti, tutti in gara per il titolo del centrista più centrista non si può. Tanto che Casini professionista del galleggiamento al centro di scuola democristiana, nei suoi manifesti elettorati è “l’estremo centro”.

Il Vaticano per non scontentarli li benedice tutti, seppure a giorni alterni. Del resto, più sono, più potrà moltiplicare i suoi pesci! 

 

Allora, in attesa che si elimini il porcellum, e con esso magari tutto l’azzeccagarbugli di questo sistema uninominale che forse poco ha a che fare con la democrazia, sarà bene che gli italiani non rispondano alle sirene che cercano di imbambolarli con la favola del grande centro.

 

Questo paese ha bisogno di una svolta a sinistra, per investire in libertà e giustizia. Per uno stato compiutamente democratico dove il diritto alla dignità individuale possa essere garantito facendo davvero della laicità quella dimensione imprescindibile per la tenuta stessa della democrazia, che è garanzia del riconoscimento della dignità di ciascuno, ovvero del  “diritto di avere diritti” (l’espressione è di Hannah Arendt) negato da chi pretende di elevare il proprio catechismo a legge dello Stato. Proprio come le  ayatollah fanno col Corano. 

 

La laicità allora è davvero il fondamento del patto di cittadinanza nella realizzazione concreta della democrazia.

Le garanzie di convivenza civile non possono infatti venire dalla rivelazione, ma dal patto laico di cittadinanza. E questa è la prima coscienza civile, perché, come afferma Jean Luc Nancy «l’esistenza democratica non è un’armatura di norme, ma una partizione uguale ed esigente come responsabilità assoluta di senso». L’assoluto, ciò che non ha vincoli, che non è negoziabile, è allora la certezza reciproca di essere salvati dall’ingerenza dell’altro, che magari dice di parlare in nome di Dio, ma che in effetti non è altri che il fantasma del Grande Inquisitore di Dostoevskij, che blandiva e dominava un’umanità gregge con tre forze: «il miracolo, il mistero, l’autorità», per conculcare il diritto umano inalienabile alla dignità di essere proprietario ciascuno della sua vita, padrone responsabile della propria mente e delle proprie scelte.

 

 

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