Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

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Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

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Torino

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Strage di piazza Loggia

di Enzo Gallotta*

Giulietta Banzi Bazoli. Livia Bottardi Milani. Clementina Calzari Trebeschi. Alberto Trebeschi. Euplo Natali. Luigi Pinto. Bartolomeo Talenti, Vittorio Zambarda. Ricordiamoli, questi nomi. Oggi, quando il mare in tempesta imperfetta dei sentimenti per quanto accadde quel giorno di maggio di 38 anni fa finisce per prendere il sopravvento.

C'è la giustizia cercata, attesa, voluta. Fortemente. Nonostante il tempo che passa. C'è la sentenza che si ferma di fronte ai limiti del nostro essere uomini.
Quei nomi, con quelli degli oltre cento feriti di quel mattino di pioggia, vivono scolpiti nella pietra e nei cuori di quanti li piangono e li ricordano. Di coloro che hanno cercato, cercano e cercheranno ancora nei giorni a venire le risposte che ancora mancano. E che la città tutta, senza distinzioni, esige. Non dev'essere la delusione a prevalere, in queste ore. Non la frustrazione. Semmai la consapevolezza che un altro passo è stato compiuto.
Che cittadini sono stati giudicati da cittadini. E che sono stati assolti, per la seconda volta. Sentenza da rispettare.

Non senza trascurare che, in questa come in altre trame del terrore di quegli anni di notte della Repubblica, risultano evidenti tracce di inquinamenti e azioni di depistaggio di uomini di apparati dello Stato che hanno tramato nell'ombra e tradito il proprio dovere. Non ci sono segreti né vincoli di riservatezza quando ci sono morti innocenti nelle piazze. Nessuna reticenza è motivata quando vengono meno le condizioni della civile convivenza. Quando gli stessi valori fondanti della democrazia vengono messi sotto attacco. Quando ne viene fatto strame.

Questa non è una strage con i capelli bianchi. Anche se gli anni sono trascorsi via in un attimo. È una strage che non ha età. Di cui si conosce il terreno di coltura negli ambienti del terrorismo neofascista. Ha colpito tutti. Ieri come oggi. E allora, superato il momento dell'umana delusione che si avverte inevitabilmente difronte alla giustizia degli uomini che non riesce ad arrivare al punto fermo di mandanti ed esecutori, resta da rinnovare la promessa fatta allora, quel 28 maggio 1974. Che la ricerca della verità non si ferma qui. Non è, questo, il punto di arrivo. Non lo deve essere. Non ci può essere resa. Lo esigono quei morti.

Quanti recano i segni dell'oltraggio nel corpo e nell'anima. I loro familiari, la città tutta.
Quanti hanno versato lacrime e ne versano ancora. Quelle donne e quegli uomini vivono nel cuore della città. Oltre il tempo.
La loro memoria è viva. La verità è un dovere da assolvere.
da
Giornale di Brescia.it, 15 aprile 2012

 

 



 

Direttore Responsabile: Maria Mantello 

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