Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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Costi della politica nel mercato della politica
Lidia Menapace

Cerco di lasciare in disparte tutti i giudizi sommari, che come quasi tutte le generalizzazioni sono quasi sempre sbagliati o almeno ingiusti e cerco di stare al nocciolo del ragionamento . L'attività politica ha ricevuto in antico un compenso solo nel caso dei militari: Il soldato era quello che riceveva il soldo e fare il servizio militare si diceva in latino "stipendia merere", guadagnarsi uno stipendio. Tutta l'altra attività politica era a carico degli uomini politici stessi, i quali offrivano -ad esempio- gli spettacoli teatrali o i giochi del circo ecc., facevano opere o proteggevano artisti (mecenatismo) e avevano i "clienti" ai quali fornivano protezione raccomandazioni aiuti ecc. I proventi delle tasse servivano per le opere pubbliche, essenzialmente le strade e gli ediifici per il senato, le caseme, i tribunali, le carceri e il personale addetto.La mano d'opera costava il solo mantenimento, erano schiavi. E solo una volta provarono a ribellarsi . Siccome l'attività politica era limitata a nobili cavalieri e mercanti maschi, la politica restava in sostanza un privilegio dei maschi delle classi ricche- In Grecia vi erano donne che stavano al fianco degli uomini illustri e si chamavano Etere (compagne) in Atene, qualche attività di più potevano svolgere a Sparta, ma la politica era cosa da uomni liberi e ricchi. Gli schiavi non avevano accesso alla politica. Per gli uomini liberi che possedevano solo la prole (detti proletari) l'unica protezione politica era il tribuno della plebe, bella istituzione, ma che poteva essere gestita sempre solo da qualche grande famiglia. Le matrone esercitano una influenza politica e sui costumi. Tutto questo va avanti per centinaia di anni e alle dinastie e professioni lucrose si aggiungono le grandi compagnie e famiglie religiose, che magari professando individualmente la povertà accumulavano però grandi patrimoni e molto potere anche culturale (anche le donne) . Il vero cambio avviene quando con la Rivoluzione francese l'attività politica si allarga alla borghesia e via via ad aree sempre più vaste della popolazione maschile in forma di rappresentanza elettiva, e dalla metà del secolo scorso il suffragio si chiama infine universale, solo quando include anche tutte le donne.Si è elettori ed elettrici in quanto cittadini e cittadine, non per titolo di studio (bisogna solo saper leggere e scrivere), classe sociale o censo. Fino a tutto il Regno gli elettori erano pochi,.i senatori erano nominati dal re per censo e i deputati venivano eletti. Nessun compenso, tutti gli eletti erano ricchi. Ma dalla seconda metà del secolo XIX repubblicani e socialisti cominciarono ad eleggere anche qualche contadino operaio maestro professore medico ecc. E quelli non potevano lasciare il loro lavoro per stare a Roma: fu allora chiesto che il lavoro politico avesse un compenso. Non bisogna mai dimenticare che questa richiesta venne da sinistra, per consentire che vi fosse anche una rappresentanza popolare. Dopo il fascismo partiti e sindacati ottengono di essere citati nella Costituzione come forme della democrazia e successivamente anche i partiti chiedono finanziamenti pubblòici. Credo che questo impianto vada mantenuto perchè è garanzia di una certa eguaglianza tra le forme politiche.

Certamente bisogna ridiscutere tutto l'ìmpianto, mettere controlli popolari sugli abusi e un severo limite agli emolumenti. Il primcipio a cui mi appoggerei è che, a chi svolge l'attività della rappresentanza elettiva, bisogna fornire strumenti e mezzi (rimborsi delle spese di viaggio o fornitura controllata di bigliett gratuiti) magari foresterie per soggiornare quando si è a Roma , giornali, libri, locali per studio... e anche un po' di soldi per le spese quotidiane. Certamente però se vi è una legge elettorale che lascia la selezione della rappresentanza ai capi di partito tutto peggiora e addirittura il popolo non esercita nemmeno più la sovranità. I voltagabbana, i tipi e le tipe in vendita dipendono dalla selezione più che da altrro.
Lidia Menapace


 


 

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