Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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La vergogna non è avere per amico-amica un(a) trans

di Barbara X (da micromega.net)

 

...La recente vicenda che ha visto coinvolto Marrazzo mi ha fatto capire per l’ennesima volta (se ancora ce ne fosse bisogno) quanto schifo noi persone trans facciamo a questa società malata e incivile. Ciò di cui dovrebbe vergognarsi una persona qualunque (non solo Marrazzo) è il pagare un’altra persona per avere da questa prestazioni sessuali: è questa l’unica vera vergogna, non già il fatto di avere come amiche delle persone trans.
Un uomo che va a prendere un caffè con una trans di giorno non ha nulla di cui vergognarsi; e un uomo che frequenta una trans non è gay: questo sono ridotta a dire a una società completamente ignorante e schiava del pregiudizio. Dunque, per questa società feroce e idiota, un uomo è tanto più ricattabile (e “sputtanabile”) quanto più viene considerata moralmente sudicia, riprovevole, sconveniente, impresentabile la persona con cui viene sorpreso.
Anch’io sono una trans: cosa pensate che possa provare nel leggere certi giudizi negli articoli di giornale? Come pensate che possa reagire avendo avuto da questa vicenda la conferma che la vergogna per un uomo sarebbe quella di avere per amica una trans, non tanto di pagarla per certe prestazioni?
Questo sistema infernale ancora una volta mi ha dimostrato che le belle parole di accoglienza e rispetto nei confronti delle donne come me, sono per l’appunto solo parole: all’atto pratico v’è solo disprezzo. E’ inutile negarlo, i media in questi giorni mi hanno detto chiaro e tondo che noi trans siamo sull’ultimo gradino della scala sociale, e chi viene sorpreso in nostra compagnia è un uomo rovinato, col marchio dell’infamia, marchio che – se è famoso – si porterà dietro tutta la vita. Ecco quello che pensa questa società malata. Che orrore, che squallore, che tenebre. Ed ecco donde deriva l’esclusione cui questa società incivile ci condanna indistintamente. Io, per esempio, avrei tutte le carte in regola per balzare positivamente agli onori della cronaca, come si dice; ma io sono una trans, e di quelle come me si deve parlare solo in occasioni scabrose, per vellicare i deviati istinti morbosi di chi è depravato per davvero, cioè l’uomo medio (e mediocre).

 

             

 


 

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