Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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CONTRADDIZIONI INSOLUBILI IN NOME DI DIO

di Mattia Fabbri

Onniscienza

Se dio è onnisciente, deve conoscere anche lutto quello che sarebbe accaduto in mondi

alternativi al nostro, nel caso avesse scelto di crearli.

Questo significa che conoscerebbe tutti gli accadimenti di questo mondo anche nel caso avesse deciso di non crearlo.

Perchè allora l’ha creato, dato che era al corrente di tutti i mali e le sofferenze che si sarebbero verificati?

“Non c’è cavillo di sofista, non c’è sottigliezza di teologo che possa smentire la veridicità di questa affermazione: il male non esisterebbe se dio non avesse creato gli agenti del male, pur sapendo che lo avrebbero commesso”. Dario Bernazza (“La soluzione del problema dio”)

Se, come sostengono i dialettici, bene e male sono inscindibili in quanto l’uno permette di individuare e definire l’altro, allora ne consegue che dio, il bene supremo, non può non implicare il male, pena la sua inesistenza o (il che è lo stesso) il suo non-essere-il-bene. Ergo, ne consegue che dio non è onnipotente.

“Se io mettessi al mondo un figlio, sapendo che questi diventerà un maniaco omicida, sarei io il

responsabile dei suoi crimini. Se dio creò l’uomo conoscendo i peccati che avrebbe commesso,

dio è il responsabile di quei peccati e delle loro conseguenze” (B. Russell “Perché non sono cristiano”)

 

CREAZIONE

CONTRADDIZIONE TRA INFINITA’ DI DIO E CREAZIONE

Premessa maggiore:

Non può esistere un “esterno” o un “al di fuori” rispetto all’infinito, perchè altrimenti l’infinito sarebbe de-limitato (e quindi de-finito) da tale “al di fuori”; il che è manifestamente assurdo.

Premessa minore:

La creazione, non potendosi identificare con il creatore (perchè altrimenti avrebbe contraddittoriamente preceduto la sua stessa esistenza) e in quanto attuata ex nihilo, è esterna a dio, così come quest’ultimo, in quanto creatore, è esterno alla sua creazione.

Conclusioni:

Dio, se viene inteso come creatore, non può essere infinito.

Se invece è infinito, non può creare alcunché.

SENZA LIBERTA' IN NOME DEL LIBERO ARBITRIO

Se sono stato creato da un essere superiore, anche la mia volontà è il risultato di tale creazione. Dire che la volontà è stata creata equivale ad ammettere che è il prodotto della volontà di un altro. In quanto prodotto, la volontà creata non può agire diversamente da come disposto dalla volontà creatrice. Come può allora essere autonoma, e in che senso lo sarebbe?

ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

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