Vittorio Gorresio, Risorgimento scomunicato, (prefazione di Gianni Vattimo)
Edizioni La Zisa, pp. 200, euro 16,90

Pubblicato la prima volta nel 1958 dall’editore fiorentino Parenti, Risorgimento scomunicato raccoglie una serie storica di articoli di Vittorio Gorresio, apparsi su Il Mondo sotto il titolo “Processo al clero dopo il ‘60”.
Gorresio traccia una puntuale e puntigliosa ricostruzione dei contrastati tra Stato e Chiesa che travagliarono il nostro Risorgimento. L’intransigentismo clericale di fronte alla progressiva laicizzazione dello Stato italiano è testimoniata dalla meticolosa raccolta di missive tra membri del governo ed esponenti del clero, e dalle dettagliate ricostruzioni di fatti e profili dei personaggi dell'epoca, fatte dall'autore. Ne emerge una Chiesa scomunicante e punitiva, incapace di stare al passo con la storia, ovvero con i processi di secolarizzazione e laicizzazione, e che inciderà negativamente anche negli anni successivi.

Vittorio Gorresio, giornalista, scrittore e saggista nacque a Modena da famiglia piemontese il 18 luglio 1910. Inviato speciale e corrispondente di guerra per “Il Messaggero” di Roma, fu tra i più efficaci espositori del dramma del dopoguerra sulle colonne della testata “Risorgimento Liberale”, quotidiano diretto da Mario Pannunzio col quale collaborò anche per il settimanale politico “Il Mondo”. Firma prestigiosa anche de “L’Europeo” di Arrigo Benedetti, Gorresio scrisse una decina di saggi storici ottenendo importanti riconoscimenti giornalistici e premi. Nel 1980 l’autobiografia “La vita ingenua” gli valse il Premio Strega. Lavorò fino a poco prima della sua morte, nel 1982, curando la rubrica “Taccuino” per il quotidiano “La Stampa”.