Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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RIUSCIRA' L'EUROPA A FERMARE IL TTIP?
(sintesi curata da Carlo Anibaldi per il periodico "Libero Pensiero" Giordano Bruno)

 

 

Questo accordo transatlantico che in teoria vorrebbe abolire i dazi fra Europa e USA ma che ha sotto al tappeto molto altro, sarebbe oramai in dirittura di arrivo, se non fosse che alcuni TTPI-leaks pubblicati da Greenpeace Olanda (https://ttip-leaks.org/) hanno reso noto all'opinione pubblica su cosa si sta effettivamente trattando, causando la mobilita...zione dell'opinione pubblica e dei Movimenti no-global in tutta Europa. Tant'è che allo stato la Francia ha iniziato a 'puntare i piedi' e le trattative si sono momentaneamente arrestate.
.Quello che si vorrebbe nascondere dietro l'abolizione dei dazi in sostanza sono misure che avvilirebbero l'industria e soprattutto l'agroalimentare europeo, portando ad accettare, in nome di una generica omogeneizzazione, gli standard statunitensi, notoriamente meno riguardosi verso gli animali e gli utenti ed assai attenti invece verso le esigenze industriali. Ancora una volta si vuole far passare il liberismo come la chiave di risoluzione della crisi. Ma particolarmente in questo caso la malattia sarebbe la cura, in quanto i calcoli fatti dagli esperti agroalimentari ed industriali europei hanno rivelato che oltre ad un abbassamento della qualità si aggraverebbe lo sbilancio import/export a favore degli USA per molti miliardi di dollari. Porte aperte dunque alle multinazionali, esperte soprattutto in profitti e circa l'abbassamento degli standard di sicurezza ambiantale.
Ci sono inoltre da considerare clausole commerciali che in realtà sono politiche. In nome del libero scambio di merci e prodotti, verrebbe considerato boicottaggio sanzionabile ogni provvedimento che di fatto ostacoli la liberalizzazione ed il caso sarebbe portato di fronte al diritto internazionale per giurisdizione. In parole semplici, se una regione o uno Stato, emanasse leggi anti-inquinamento che danneggiassero ad esempio la Coca Cola Company, si aprirebbe una vertenza tendente a far rientrare il provvedimento legislativo.
I più danneggiati da questo accordo, oltre agli utenti minuti, sarebbero i produttori agricoli europei, che sul fronte dell'opposizione sono infatti i più attivi e motivati. Si calcolano perdite sul fronte di latticini, suini, carni e pollame tali da abbattere l'agroalimentare europeo. A questo tendono da decenni gli allevatori e la potente agroindustria USA, e forse ci stanno riuscendo.
In Italia questo accordo è per lo più misconosciuto dall'opinione pubblica, in ossequio al principio che il parlamento ha di fatto il controllo dell'informazione attraverso la maggioranza in RAI e la maggioranza parlamentare propugna la sottoscrizione dell'accordo indipendentemente da ogni diversa considerazione in merito. Non contiamo dunque troppo sull'Italia, ma siamo fiduciosi che l'Europa nel suo insieme respinga l'accordo.

 

 


 

Direttore Responsabile: Maria Mantello
Webmaster: Carlo Anibaldi 

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