Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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MARIA MANTELLO – Costituzione, via maestra per la dignità individuale

mmantelloLo straordinario art. 3 della Costituzione è il manifesto programmatico del nesso tra dignità individuale e democrazia. Proclama infatti la pari dignità dei cittadini e impegna lo Stato a considerare la dignità di ognuno bene comune, fatto politico e sociale, perché la dignità è parola vuota se non si creano le condizioni perché ognuno possa essere costruttore della propria dignità.

Per questo sempre l’art. 3 della Costituzione impegna lo stato in tutte le sue strutture a rimuovere gli ostacoli che impediscono la concreta realizzazione della dignità di ciascuno. E rimozione degli ostacoli significa rendere effettiva la pratica della dignità. Un diritto individuale che è dovere sociale per la realizzazione della paritetica uguaglianza nel diritto alla dignità.

Promuovere la dignità significa che la dignità è bene comune, perché la comunità democratica è costruita sulla dignità di ciascuno senza gerarchie e privilegi. Ecco allora perché la nostra Costituzione pone la dignità in corrispondenza dell’uguaglianza.

Costruttori della propria dignità per essere cittadini liberi. E lo stato che promuove questa libertà deve rimuovere gli ostacoli perché ognuno possa essere artefice della propria dignità. E in questa costruzione di paritetiche opportunità di autodeterminazione di dignità si edifica la socializzazione della democrazia contro lobby di potere politiche economiche sociali. Quelle che oggi in nome di ragioni di mercato vorrebbero farci credere che i diritti, l’accesso ai diritti sia un problema secondario.

Oggi vorrebbero farci credere che sono le ragioni di bilancio le priorità assolute. E che in nome di queste il diritto alla dignità possa passare in secondo piano. Ecco allora le politiche di disinvestimento nei beni comuni produttori di condizioni di dignità: dal diritto al lavoro, a quello all’istruzione, alla salute.

Una vera e propria resa dei conti che passa attraverso la manomissione della Costituzione e il conseguente indebolimento della democrazia partecipata.

Ecco allora perché la Costituzione è la via maestra per rimettere al centro il diritto di avere diritti per essere costruttori della propria individuale dignità.

Maria Mantello

(11 ottobre 2013)

 

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