Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

 

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale e Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web :

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

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Presidenza Onoraria e Sezione di Torino:

avv. Bruno Segre


Torino

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Barletta, ore 12, morte di lavoro nero

Barletta, ore 12 di un estivo lunedì d'inizio ottobre. Crolla una palazzina in cui aveva sede un maglificio abusivo e muoiono cinque ragazze, una, quattordicenne, è la figlia del titolare. Quante analogie con quella mattina di gennaio, a Roma, quando la pressione di un centinaio di aspiranti segretarie, accorse per un annuncio di lavoro, schiantò a terra una rampa di scale trascinando con sé il carico umano. Era il 1951 e da quelle vicenda, che causò una morte e settanta feriti, nacque un'inchiesta giornalistica, un film di successo (Roma ore 11) ed una pièce teatrale che è ancora in programma. Sessant'anni fa si scelse di non dimenticare.       
Era un'Italia diversa, che lottava per uscire dalla fame, ma che aveva ancora tanta dignità e, soprattutto, la speranza nel domani. L'esigenza di un immediato rilancio economico, che avrebbe portato al boom del decennio successivo, non impedì la denuncia, il dolore, la rabbia. Si capiva forse che la rotta dello sviluppo non avrebbe condotto il paese verso un reale progresso. “La cuccagna”, come sceneggiò dieci anni più tardi Luciano Salce, ci avrebbe condannato ad un sonoro scivolone.

Oggi, che il paese si affloscia ancorché a pancia piena (ma presto anch'essa svanirà, contestualmente ai patrimoni risparmiati dai nostri padri), si sceglie l'oblio. La disfida delle non responsabilità, ormai circoscritta alla periferia di Barletta, poiché la notizia è presto scivolata in quinta o sesta posizione nelle scalette dei principali media nazionali, di eroico ha ben poco. Presunte crepe da pittura che si rivelano crepacci mortali, tecnici e funzionari che fiutano la truffa sulla forza dell'esperienza, un imprenditore sconosciuto ad INPS, INAIL e fisco, operaie “a nero” che lavorano stabilmente dalle otto alle quattordici ore al giorno, con tredicesima pagata, ma nessuna tutela, nessun diritto se non quello di ringraziare il benefattore che permette loro di campare.

Eppure gli ingredienti per una fiction ci sarebbero tutti, o almeno per un piccolo plastico in seconda serata, ospiti ingegneri, architetti, economisti ed assistenti sociali. Invece, il nulla. Nel 1951 la parabola economica era appena avviata e le coscienze non tacquero. Oggi la parabola è in caduta libera ed il futuro appare così oscuro che ci manca l'aria per denunciare. Rimane solo il fiato per la disperazione dei parenti delle vittime. The end.

Marco Lombardi

 



 

Direttore Responsabile: Maria Mantello 

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