Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

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Biotestamento: l’oscurantismo avanza

 


“Nutrizione e idratazione possono essere sospese in casi eccezionali quando non sono più efficaci a mantenere le funzioni biologiche”. Questo l’emendamento al ddl Calabrò sul testamento biologico approvato ieri dalla Commissione Affari sociali della Camera, che non cambia affatto l’intento di obbligare contro la sua volontà ogni individuo, anche quando si trova in stato vegetativo irreversibile a essere ostaggio di macchine che iniettano aria e soluzioni acquose nel suo inerme corpo: spugna assorbente e evacuante.

Queste le funzioni elementari a cui il ddl. Calabrò (passato in Senato e adesso in discussione alla Camera) vuole ridurre ognuno, sottraendo alla sua decisione il fatto di sottoporsi o meno a idratazione e alimentazione forzate.

“Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario, se non per disposizioni di legge” stabilisce la nostra Costituzione repubblicana all’art. 32. Dove quel “disposizioni di legge” vale nel caso in cui si diventi un pericolo pubblico. E la pericolosità di chi si trova in una condizione di non vita, tanto da dovergli imporre di essere intubato per eliminarla, resta solo un mistero di fede.
Basta un poco di buon senso per rendersi conto allora che costringere ad alimentazione e idratazione forzate è il modo per stravolgere il significato del testamento biologico. Di quelle volontà di fine vita dette o scritte ai propri cari nel pieno delle proprie facoltà mentali.

Il ddl. Calabrò è e resta pertanto –e in tutto il suo impianto- il furto della volontà individuale. E’ uno scippo dell’inalienabile diritto ad essere ciascuno il solo padrone della sua vita: in ogni sua fase e momento. E per questo è una legge fideistica e inumana.

L’emendamento approvato in fase di discussione perfeziona tutto questo. Se “nutrizione ed idratazione potranno essere sospese”, solo “in casi eccezionali”, ovvero quando non riescono più “a mantenere le funzioni biologiche”, è chiaro che si dovrebbe verificare la assai remota situazione che le meccaniche attività di pompaggio ed espulsione si esauriscano. Ovvero quando si è del tutto cadaveri.

Allora, se questo sciagurato ddl Calabrò divenisse legge, non resta al poverocristo lasciato tirannicamente appeso alle macchine, la speranza che queste vadano finalmente in corto circuito. Solo così la spugna assorbente e defecante potrà essere prosciolta dalla sua fatica di non vita. Ed essere finalmente, caritativamente lasciata in pace.

Maria Mantello

 

 

 

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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