Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEL LIBERO PENSIERO "GIORDANO BRUNO" 

Fondata nel 1906

Aderente all' Union Mondiale des Libres Penseurs - International Humanist and Ethical Union

Presidenza nazionale:

prof.ssa Maria Mantello,


Roma

telefax: 067001785,


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Presidenza sezione di Roma - Coordinamento Web

prof. Maria Mantello


Roma


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avv. Bruno Segre


Torino


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dal coordinatore di "Sinistra Democratica" della Calabria riceviamo e volentieri diffondiamo

CONTRO IL TRASFERIMENTO DEL GIUDICE DE MAGISTRIS

di Nuccio Iovene

In questi giorni la magistratura della Calabria è sotto attacco. A Reggio Calabria si è scoperto che la ‘ndrangheta stava preparando un attentato ai danni dei giudici della DDA a seguito delle operazioni, particolarmente significative, condotte negli ultimi mesi in quel territorio.

A Catanzaro, su iniziativa del Ministro della Giustizia Mastella, il PM De Magistris, titolare di alcune delicatissimi inchieste sull'intreccio affari-politica, è stato proposto per un trasferimento d'ufficio. Di fonte ad episodi di questo genere l'opinione pubblica è al tempo stesso sconcertata e furente.
In una regione come la Calabria in cui la criminalità organizzata è tra le più potenti, ricche e diffuse del Paese; in cui gran parte degli ingenti fondi messi a disposizione dall'Europa è stata dilapidata da una voracissima schiera di "prenditori", con la complicità di gran parte del sistema politico nazionale e regionale; in cui si è commesso il più grave omicidio politico-mafioso degli ultimi anni, quello dell'On. Fortugno; in cui parte significativa del Consiglio Regionale (ben 22 consiglieri secondo le dichiarazioni rese in Commissione Antimafia dal Procuratore Grasso) risulta indagata per reati diversi, ed alcuni addirittura per associazione mafiosa; in cui nel corso degli anni si è semmai lamentata (anche per le carenze di organici e mezzi) un'insufficiente azione di contrasto da parte della magistratura, non era questo l'intervento del Governo che ci si attendeva.
Intendiamoci, l'osservanza della legge e delle sue disposizioni non ammette eccezioni, neppure in favore di magistrati. Ma l'allontanamento forzato di De Magistris, oggi, suonerebbe, nei fatti, come la fine delle inchieste di cui è titolare e per le quali ci si attende, da parte di tutta l'opinione pubblica, semmai rapidamente chiarezza.
Come non vedere che i modi e i tempi con cui è intervenuto il Ministro su questa vicenda può rischiare di apparire come il tentativo della politica di bloccare le inchieste, ledere l'autonomia della magistratura dando così un segnale opposto rispetto alle necessità ed urgenze del momento.
La sconfitta dell'antipolitica passa innanzitutto da una rinnovata capacità della politica e dei suoi esponenti di esprimere autorevolezza, lungimiranza, disinteresse personale evitando, ed anzi contrastando, tutti quei comportamenti che hanno consolidato tra i cittadini l'idea dell'esistenza della "casta". Non è rinchiudendosi a riccio, asserragliandosi nel fortino che si evita il qualunquismo e la possibile deriva negativa che esso comporta.
Né si può pensare che ai magistrati e alle forze di polizia si possa chiedere di essere inflessibili e determinati quando si tratta di contrastare le mafie, anche a rischio della propria incolumità, ed invece intimidirli quando indagano sulla politica e i suoi intrecci con il malaffare o addirittura con la criminalità organizzata.

Ecco perché in tanti, in queste ore, hanno sentito il bisogno di manifestare la loro preoccupazione e la loro protesta: la raccolta di firme in tanti centri grandi e piccoli della reg Ecco perché in tanti, in queste ore, hanno sentito il bisogno di manifestare la loro preoccupazione e la loro protesta: la raccolta di firme in tanti centri grandi e piccoli della regione, ma anche fax, e-mail, sms hanno dato voce a questo malessere.
Per chiedere alla giustizia di fare presto e bene: nell'interesse dei cittadini ed anche di tutte le persone coinvolte nelle indagini che dovessero risultare innocenti.
Per chiedere alla politica di non commettere gli errori già commessi nel passato, evitando atteggiamenti arroganti e lesivi dell'autonomia della magistratura e comportamenti che tante volte sono stati criticati in Berlusconi e in tanti esponenti del centrodestra.
Sinistra Democratica ha sentito il dovere e la responsabilità politica di raccogliere, fin da subito, questa protesta e questa preoccupazione. Per questo abbiamo contribuito a raccogliere le firme nei tanti banchetti allestiti in Calabria e, insieme al collega Villone, presentato una interrogazione urgente al Ministro perché chiarisca la situazione in Parlamento.

Consapevoli della gravità della situazione e del carattere emblematico che la Calabria ha assunto da tempo su questi temi Sinistra Democratica ha convocato, per il prossimo 29 settembre a Cosenza, una grande iniziativa nazionale del movimento proprio sui temi della legalità, della trasparenza, della buona politica come fattori preliminari e costitutivi di ogni seria proposta di governo e di cambiamento del Mezzogiorno, e quindi dell'Italia intera.

 

Direttore Responsabile: Maria Mantello Webmaster: Carlo Anibaldi 

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